Pochi giorni nelle Everglades

Questo articolo è disponibile anche in: English (Inglese)

Prima di questa esperienza, ogni USA National Park visitato mi ha fatto sentire lo spettatore di un palcoscenico maestoso, dove ogni scena era stata accuratamente provata, per garantire uno spettacolare ed immediato successo. Con l’Everglades NP, l’impatto è stato esattamente contrario. Nulla di maestoso, nulla di spettacolare, nulla di immediato. Solo dopo un po’, quando il ritmo si è fatto più lento e l’osservazione più attenta, ho iniziato a vedere in modo diverso.

Il panorama orizzontale e sconfinato, che inizialmente confonde e disorienta, si trasforma in un intrigante mosaico di forme e colori. Lo sguardo si concentra e l’insieme infinito diventa una composizione di tante piccole scene di vita. Il mondo dei fiori e degli insetti emerge e si mostra, rimanendo quasi sospeso. Percorrendo i canali prende forma l’habitat degli alligatori, uno spazio apparentemente immobile e senza tempo. Ovunque compaiono attenti osservatori pennuti.

Le Everglades sono veramente capaci di nascondere e proteggere le loro bellezze e per metterle in mostra, pretendono giustamente la paziente attenzione, che ogni “parco naturale” merita e deve avere.

(click su una foto per partire, click sullo sfondo bianco per chiudere)

Questo articolo è disponibile anche in: English (Inglese)

8 thoughts on “Pochi giorni nelle Everglades

  1. Come al solito foto stupende che rendono perfettamente la particolarità della vita di questo parco che si estende tra canali e acque immobili

  2. E’ un posto dove il tempo non ha fretta perchè trascina l’eternità. Le tue splendide foto ne parlano chiaramente.
    Grazie Marco per rinverdire un bellissimo ricordo.

    1. Grazie! Decisamente belli si….. sarebbe quasi il caso di riprovare a partire appena le “covidzioni” lo consentono 😉

Rispondi