Conero Logbook 2017

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La stagione diving del 2017 è stata abbastanza corta, concentrata tra maggio e agosto. Parlando di fotografia, forse più che in altri anni, le lenti macro sono state protagoniste.

Maggio

teoricamente per Doto coronata ed Eubranchus tricolor, sarebbe un po’ tardi, ma il mare regala sempre belle sorprese e nonostante i 15 gradi di temperatura dell’acqua, eccoli! Comincia il periodo migliore per vedere le lumache di mare colorate e in effetti anche quest’anno le occasioni non mancano.

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Questo è anche il momento in cui Gobius niger protegge coraggiosamente le uova, è l’occasione da non perdere per qualche scatto ravvicinato. Macropodie ovunque e in qualche caso anche meno mascherate del solito.

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Giugno

come al solito arrivano altre specie di nudibranchi. Vicino al relitto della Nicole la sorpresa dell’anno: Berghia verrucicornis. Si tratta per quante ne so, del primo avvistamento al Conero.

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Esplode la vita ovunque e le occasioni di osservare e scattare non mancano.

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La visibilità è buona, è il momento di dare un’occhiata sulla sabbia. In uno di questi giri muck incontro la Mazzancolla (Penaeus kerathurus) più paziente della storia, che mi lascia il tempo per trovare un modo decente di fotografarla con il 105mm Macro!

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Luglio

è il mese del grande ritorno: Dondice banyulensis dalle 4 grotte al Trave.

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La visibilità peggiora e facendo di necessità virtù passo ai ritratti.

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Agosto

tradizionalmente il mese del Trave e di Calmella cavolini, che come ogni anno affolla i rametti di idrozoi di cui si nutre.

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Ottobre

giusto un tuffo, per onorare la tradizione del saluto alle cicale e ai moscardini.

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Immersioni concentrate in pochi mesi quest’anno, ma con tante piccole, grandi soddisfazioni. Spero in un 2018 pieno di bolle ed altre soddisfazioni, in questo piccolo ma stupendo angolo di biodiversità che è il mare del Conero.

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